PDFOR e lo Sport: la consulenza strategica sportiva
“Non cambiamo perché questo è ciò che facciamo da sempre”
“Non cambiamo perché questo è ciò che facciamo da sempre” è un concetto molto diffuso all’interno di Associazioni e Società Sportive italiane: questo però poteva rappresentare un modello di pensiero tipico di cinquant’anni fa, ma non più oggi in un settore sportivo che muta sempre più rapidamente e dove ogni organizzazione deve prestare grande attenzione all’ambito in cui opera.
In tale nuova concezione trova spazio la consulenza strategica sportiva, come acceleratore di cambiamento e di crescita, per far emergere l’organizzazione sportiva dalla massa, conquistando l’attenzione e la soddisfazione degli stakeholder attraverso strategie idonee e adeguate alle loro esigenze.
Il tema centrale è che non può esserci Associazione o Società Sportiva senza sostenibilità economica, intesa come la capacità di generare risorse per conto proprio e sostenersi in maniera autonoma. È un topic sempre più caldo di cui spesso parlano anche i vertici degli addetti ai lavori a livello internazionale. Un’idonea strutturazione interna come leva di successo; la creazione e lo sviluppo di un brand che sappia creare e comunicare i valori societari, che sia in grado di dialogare con i suoi stakeholder e riconoscibile sul territorio di riferimento; e ricerca, supporto e gestione di aziende partner, sono senza alcun dubbio i temi centrali, perché quella della sostenibilità economica è una scelta che guarda con responsabilità e fiducia verso il futuro, soprattutto per le piccole organizzazioni.
Tramite un approccio manageriale, si può partire dalle più semplici e piccole Associazioni e Società Sportive per arrivare a coinvolgere un intero territorio, un singolo quartiere o l’intera città in un progressivo processo di crescita e sviluppo.
Si comincia dalla scelta della struttura organizzativa più adeguata, dall’analisi e definizione dell’organigramma societario e dei ruoli delle risorse umane, da regole di coordinamento tra le risorse, gestione delle responsabilità, deleghe, sistemi di comunicazione, processi di miglioramento e aggiornamento.
“Al di là della struttura del club, l’ideale per un allenatore è poter scegliere una società dove esistono: figure competenti, riconoscibili e riconosciute per ogni ruolo; una corretta e chiara divisione dei compiti ed un progetto chiaro e coerente.” è quanto scrive Carlo Ancelotti in “Il mio albero di Natale”.
Il papà di un ragazzo che gioca o il pensionato che da anni segue con affettuosa partecipazione le vicende sportive della società non sono definibili come “dirigenti sportivi”: senza dubbio, essi sono collaboratori preziosi, spesso indispensabili per le tante commissioni che l’attività sportiva implica, ma di dirigenti si può parlare solo quando sussiste l’attribuzione di un incarico definito e continuativo direttamente espresso dagli organi societari, chiarendo responsabilità e doveri.
Altri passi fondamentali sono la costruzione del proprio Sport Business Plan e la stesura del Piano di Marketing e Comunicazione. Non semplici documenti ma percorsi di valutazione dei progetti societari che includono tutti i metodi e le procedure necessari alla determinazione delle azioni da intraprendere. Non ultima la redazione di un Piano di Sponsorizzazione, fondamentale in un contesto in cui lo sponsor è parte integrante della comunità e pertanto deve essere visto come compagno di tifo e un’importante fonte di risorse.
I contesti e le situazioni su cui agire all’interno di Associazioni e Società Sportive sono tanti e molto diversi tra loro. Indubbiamente analisi, pianificazione e programmazione sono imprescindibili per garantire una solida base da cui partire, perché la strada verso la sostenibilità economica passa attraverso quella della cultura manageriale sportiva.
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